I sentimenti veri non moriranno mai

Di Sergio Garbellini

Il vero amore resta vivo nel cuore … (di Sergio Garbellini)

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Al matrimonio d’un comune amico
si sono ritrovati Marco e Rita,
avevano vissuto per tre anni
un’attrazione ardente, assai gradita.
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Per un puntiglio, frutto dell’orgoglio,
in seguito a un’accesa discussione,
si erano lasciati all’improvviso
interrompendo un’ampia relazione.
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Al pranzo si trovaron faccia a faccia,
i sentimenti eran ancora vivi,
quell’esperienza era stata intensa,
gli sguardi s’incrociavano furtivi.
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D’un tratto si toccarono coi piedi,
fu quella la scintilla maliziosa,
ci fu uno sguardo fisso, indagatore
e Rita, quale femmina curiosa,
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guardò di sotto al tavolo quei piedi
se fossero d’un altro commensale,
ma vide ch’eran quelli del suo Marco,
sorrise in modo vivido e cordiale.
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Gli disse con un tono premuroso:
“Appena terminato di mangiare
usciamo nel parcheggio qui di fronte,
se sei d’accordo ti vorrei parlare !”
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E Marco acconsentì a quell’invito.
Più tardi sulla macchina di Rita
la donna chiese: “Marco come stai?
Hai l’aria alquanto seria, assai contrita !
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Non hai una compagna attualmente?
Ma forse avrà gli impegni di lavoro !
Ci siam divisi come due cretini,
per quell’addio … ancora mi addoloro !”
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Rispose Marco: “Sai capirmi al volo,
mi sento molto giù con il morale,
non c’è nessuna donna nel mio cuore,
mi sento strano in senso generale !
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Tre anni fa, da quando m’hai lasciato,
ho conosciuto Cinzia, Gloria e Lara,
ma sono state relazioni brevi
concluse sempre con la bocca amara !
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Ognuna m’appagava i desideri,
ma senza mai proporsi seriamente
per un legame serio e duraturo,
avevano altre cose per la mente !
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Così passando da un rapporto all’altro
al termine di quelle fregature …,
son qui da solo ! Dimmi tu piuttosto,
avrai avuto un mare di avventure !”
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Ma Rita non aveva proprio voglia
d’intavolare simili discorsi,
vicende e delusioni conosciute
nel corso dei tre anni ormai trascorsi,
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rispose leggermente contrariata:
“Per una donna confessare a un uomo
le intime esperienze sessuali
non è spassoso, sei un gentiluomo
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pertanto ti confesso apertamente
c’ho avuto quattro amanti in quei tre anni,
però nessuno ha appagato mai
il desiderio intimo, gli inganni
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lasciavano ogni volta l’amarezza,
in quanto si volevan divertire
lasciandomi ogni vota disillusa …,
ma loro non potevano capire …
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che io pensavo a te profondamente,
t’amavo in modo troppo passionale
e loro non avevano quell’input
che muove il desiderio sessuale !”
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Bussò un invitato sopra al vetro,
dicendo: “C’è il taglio della torta,
venite, poi c’è il brindisi agli sposi !”
Un bacio al volo, lui aprì la porta,
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uscirono abbracciati sul parcheggio,
fu Mario che baciò di nuovo Rita,
dicendole con frasi affettuose:
“Adesso … riprendiamoci la vita !”
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SERGIO GARBELLINI
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Autore di varie raccolte di poesie (tra cui : LA VITA E’ DONNA, L’ALDILÀ’, LE MIE POESIE ecc. caratterizzate da uno stile popolare, del tutto personale, con tendenza alla razionalità, per meglio illustrarne gli aspetti interiori ed esteriori dell’animo umano, ma, soprattutto, prive di ermetismo) annovera, sempre in ognuna di esse, un qualcosa di particolare che è parte integrante dei suoi concetti poetici, analizzando in modo profondo le sensazioni, le speranze, i problemi, le esperienze, le delusioni ed i desideri di ognuno di noi.
I brani non vertono sulla classica sublimazione di cui, molto spesso, si servono i poeti nel decantare le loro ispirazioni, ma hanno una propria fisionomia che rispecchia fedelmente il linguaggio unico dell’Autore nell’esporre fedelmente l’interiorità dell’animo in rapporto alla vita sociale e sentimentale delle persone.