È morto Joel Schumacher. Il regista ordinariamente folle

Morto a New York il regista Joel Schumacher, non è riuscito a vincere la sua lunga battaglia contro il cancro, aveva 80 anni.

Era nato a New York il 29 agosto 1939. Suo padre statunitense di religione battista, mentre la mamma un’ebrea svedese, Marion Kantor.
Aveva completato i suoi studi alla Parsons School of Design. La sua lunga carriera lavorativa partì dalla Revlon come designer d’abbigliamento e di confezioni per poi diventare un costumista per alcune produzioni televisive e in alcuni film (è stato costumista, tra l’altro, anche nei film di Woody Allen: Il dormiglione del 1973 e Interiors del 1978). Ha scritto la sceneggiatura per il film a basso costo Car Wash – Stazione di servizio (1976) e ha collaborato ad altri film che ebbero scarsa notorietà di pubblico come The Wiz (1978).

Joel Schumacher passò successivamente dietro la macchina da presa per i film  St. Elmo’s Fire, The Lost Boys, Falling Down e The Client. La popolarità arrivò quando la Warner Bros lo scelse come successore di Tim Burton per dirigere il terzo film dedicato a Batman, quel Batman Forever con Val Kilmer, Tommy Lee Jones, Jim Carrey e Nicole Kidman che fruttò al botteghino oltre 300 milioni di dollari in tutto il mondo.

Nel ’97 tornerà a dirigere il quarto capitolo, Batman and Robin. Il movie è accettato da critica e pubblico sottotono, infatti, raccoglierà solo 238 milioni di dollari. A scatenare la critica fu proprio la sua omosessualitá cosi ostentata, tant’è che fu accusato di aver introdotto elementi esplicitamente omoerotici nel film come i vituperati capezzoli sulla armatura di Batman.

Questa teoria fu fortemente avallata da George Clooney, che nel film interpretò il Bruce Wayne-Batman di quella pellicola. In un’intervista nel 2006 infatti affermò di aver interpretato il ruolo come se si trattasse di un personaggio omosessuale.

Il flop di Batman and Robin costringerà la Warner Bros. a rivedere i suoi piani sulla franchigia cinematografica di Batman e più in generale su quella legata ai supereroi. Joel Schumacher da quel momento opterà per produzioni dal profilo più basso.

Joel Schumacher è stato regista, sceneggiatore e produttore cinematografico. Ha diretto anche pellicole di maggiore spessore di quanto in realtà gli abbiano riconosciuto i critici: 8mm – Delitto a luci rosse con Cage e Phoenix, Il cliente da un’opera di Grisham con Sarandon e Lee Jones.

Un giorno di ordinaria follia con Douglas, film non da antologia, ma che esalta la surreale situazione emotiva.
In America il film stesso è ancora oggi considerato la perfetta incarnazione dell'”uomo bianco arrabbiato”, espressione che negli Stati Uniti indica metaforicamente l’uomo comune che si ribella contro le ingiustizie di tutti i giorni. Nel film, infatti, “D-Fens” intraprende una lotta personale che lo porterà a scontrarsi con l’indifferenza, l’egoismo, il razzismo e la diseguaglianza sociale.

Nel 2004 Schumacher ha diretto Il fantasma dell’Opera, tratto dal musical di Andrew Lloyd Webber, a cui seguono Number 23 (2007), Blood Creek (2009) e Twelve (2010). Il suo ultimo film è del 2011: dirige Nicolas Cage e Nicole Kidman nel thriller Trespass, apprezzato al Toronto International Film Festival.