COVID. LA FARNESINA RACCOMANDA DI EVITARE VIAGGI ALL’ESTERO PERCHE’…

Di Giorgio Consolandi

Sul sito del ministero degli Esteri si legge che dato l’alto numero dei contagi in molti Paesi europei, non si possono escludere future ulteriori restrizioni agli spostamenti che rischierebbero di complicare eventuali rientri in Italia.

Il consiglio è quindi quello di evitare viaggi all’estero se non strettamente necessari, in special modo verso Paesi extra-Ue.

Naturalmente per ora il ministero si limita al consiglio, e nulla lascia intendere che la situazione potrebbe precipitare. Siamo però abituati ormai a “leggere” queste raccomandazioni come anticipatrici di eventi che stanno per verificarsi.
Gli elementi in nostro possesso destano chiaramente preoccupazione, e quella che appare come una escalation dei contagi, non è più un’ipotesi ma un fatto conclamato. Converrà quindi prendere per buono il consiglio della Farnesina e valutare il possibile rischio prima di intraprendere viaggi fuori confini.

Da LibereNotizie

#GiorgioConsolandi

Giorgio Consolandi – Romano di nascita, apolide per istinto. Impegnato ideologicamente per il sociale, sento forte da sempre il dovere del perseguimento della giustezza e la difesa dei deboli. Contrasto con ogni mezzo i soprusi, sebbene consapevole che il concetto di società perfetta, rimarrà utopico.
Ateo perché rifiuto il concetto di creatore, pongo l’uomo al centro dell’universo e lo rendo responsabile delle sue scelte.
Mi interesso di politica poiché credo sia necessaria una visione ampia di tutte le attività umane e della regolamentazione di esse, sono tuttavia consapevole della fallibilità e dell’imperfezione della politica, più che disilluso, continuo ad essere un sognatore e lotto perché i sogni si concretizzino.
La scrittura come forma espressiva del pensiero ed il pensiero come strumento motore della scrittura mi inducono a raccontare i miei pensieri e le mie analisi personali, le critiche, le esaltazioni, le allucinazioni ed i miraggi che la vita mi infligge senza compassione e senza chiedere permesso.
Se cade il mondo io non mi sposto, cerco invece, in un esercizio vano e disperato, di trattenerlo ancorato alla logica ed alla ragione, al sentimento ed all’amore, ma sono sempre più solo.
Sostengo ed attuo la difesa degli animali, la loro tutela contro inutili sofferenze ed abusi.
Sono figlio degli anni ’60 e ne porto addosso emozioni e pulsioni che la mia generazione ha ricevuto. Ho coscienza di far parte di un segmento storico, giudicato con impietosa severità da chi ci ha succeduto. La mia generazione ha prodotto contraddizioni morali, etiche, religiose e anche sociali, ma ha determinato la crescita del Paese.
I miei J’accuse sono sassi gettati nel lago, lo so che qualcuno è sempre pronto ad accodarsi alla lotta, ne sono convinto!