Coronavirus. In Italia superati i 100mila casi. La Lombardia va meglio

Superati i 100mila casi totali in Italia. Oggi c’è l’incremento di 4.050, pari a un incremento del 4,14%. I morti salgono a 11.591: 812 in più di ieri, per un incremento del 7,5%. In tutto il Paese, a domenica 29 marzo si contavano 97.689 casi totali e 10.779 decessi.

In Lombardia salgono di 1.154 unità i casi portando il totale a 42.161. L’incremento risulta del 2,8% rispetto alla giornata di domenica 29 marzo. L’incremento di casi totali è più contenuto rispetto a quanto si è registrato domenica (1.592) e sabato (2.117). Il numero di morti sale invece a 6.818, con un incremento di 458 rispetto a domenica (quando i nuovi decessi erano stati 416), pari al 7,2%.

Attilio Fontana nella conferenza stampa di oggi, ha detto: “andiamo benino ma bisogna rispettare le regole.
Negli ultimi giorni in Lombardia “sono arrivate notizie discrete, stiamo andando benino, manteniamoci fermi negli obblighi che dobbiamo rispettare”. Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, durante un punto stampa a Palazzo Lombardia. Tuttavia, proprio i segnali di miglioramento hanno spinto alcune persone ad abbassare la guardia: “Qualcuno si è sentito autorizzato a non rispettare le norme, invece no, bisogna andare avanti”, per non vanificare gli sforzi fatti finora e vedere un nuovo aumento dei contagi.

Il presidente della Regione ha anche annunciato che l’Ospedale della Fiera Milano, la cui costruzione è stata resa necessaria a causa dell’emergenza coronavirus, “oggi è stato benedetto dall’arcivescovo Delpini, poi dovrà essere sottoposto alla sanificazione, tanto più che martedì sarà visitato da persone (anche da giornalisti ndr), quindi sarà pronto. Pensiamo che entro la fine della settimana si potrà avere tutto completo per l’arrivo del primo paziente”.

Si aggrava il bilancio dei medici morti per coronavirus, col totale che sale a 63. Lo riferisce la Federazione degli ordini dei medici (Fnomceo). Le ultime due vittime sono Guida Riva, medico di Bergamo, e Valter Tarantini, ginecologo di Forlì. Intanto, secondo gli ultimi dati dell’Istituto Superiore di Sanità relativi a domenica, sono 8.358 gli operatori sanitari contagiati, 595 in più rispetto a sabato.

Sono stati attivati già sei studi clinici e altri due hanno avuto il parere favorevole dell’Aifa, e tra poco verrano ulteriormente attivati”, ha spiegato il presidente del Consiglio Superiore di Sanità Franco Locatelli nel punto stampa. “Tra questi sottolineo due studi, ha aggiunto, il primo promosso dall’Oms per testare diversi approcci di terapia farmacologica per prevenire la replicazione virale. Uno studio a multibraccia, che arruolerà un numero di pazienti molto alto e ci consentirà di avere risposte solide e robuste sull’efficacia delle strategie. L’altro è uno studio controllato che andrà a investire i pazienti gestiti a domicilio. Questo dà un’idea precisa di quanto è efficiente il sistema italiano in termini di attivazioni di studi anche a livello domiciliare”.