CORONAVIRUS, 1 MAGGIO CON MENO CONTAGI. PREOCCUPA INVECE LA LOMBARDIA

DI MARINA POMANTE

È ancora lontano il momento per affermare che il coronavirus sia stato debellato in Italia, e che la curva dei contagi segni lo zero. Ci avviciniamo alla Fase2 e sicuramente ci sarà un leggero rialzo dei contagi, per non parlare del secondo picco previsto per settembre ottobre. Più di un terzo delle persone attualmente positive al virus Sars-CoV-2 in Italia è in Lombardia, mentre il 15% è in Piemonte.
Dai dati della Protezione civile, sono 100.943 le persone sottoposte al test e attualmente positive al virus, con un calo di 608 assistiti rispetto a ieri. Di queste, 1.578 sono in terapia intensiva (116 in meno rispetto a ieri) e altre 17.569 sono ricoverate in altri reparti (un calo di 580 unità rispetto a ieri). I morti sono 28.236 (269 in più nelle ultime ore). Sono invece 78.249 le persone guarite o dimesse dagli ospedali (2.304 in più rispetto a ieri). Le persone che hanno contratto il virus dall’inizio dell’epidemia sono 207.428.

In occasione della Festa dei lavoratori, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha voluto mandare il suo messaggio ai cittadini, auspicando che il cambiamento imposto dall’epidemia sia un’occasione per affrontare “ritardi antichi” come disoccupazione, precarietà e lavoro nero. “Non ci può essere Repubblica senza lavoro”, ha scritto nella sua lettera Mattarella, che si è poi appellato al senso di responsabilità dei cittadini per non vanificare i sacrifici fatti finora. Dall’altro lato, però, il presidente ha chiesto al governo di fornire “indicazioni ragionevoli e chiare”.

Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte invece ha affidato il suo messaggio tramite Facebook. Conte ha ricordato che oltre 4 milioni di persone torneranno a lavorare da lunedì e per i quali ha assicurato intransigenza sui protocolli di sicurezza. Poi si è scusato per i ritardi nell’erogazione degli aiuti ai cittadini e alle aziende. Nel suo post, il premier ha anche accennato all’ipotesi di riaperture differenziate a seconda della situazione dei contagi in specifici territori.

Infatti c’è ancora attesa per ulteriori chiarificazioni da parte del governo sulle nuove misure per la ‘fase 2’. Nelle ultime ore alcuni governatori regionali hanno iniziato ad allentare le restrizioni, andando anche contro le disposizioni dell’esecutivo. Emblematico è proprio il caso della Calabria.
Per l’appunto non si placa lo scontro fra governo centrale e Regioni. Protagonista di questi giorni è la governatrice calabrese Jole Santelli, che ha ribadito che non ritirerà l’ordinanza con cui ha concesso a bar, ristoranti e pasticcerie di riaprire al pubblico con servizio effettuato ai tavoli esterni.
Nella serata di giovedì era stata annunciata la diffida del governo e il ministro Boccia ha fatto sapere che l’esecutivo è pronto a impugnare l’ordinanza. Gli stessi medici calabresi si sono schierati contro il provvedimento. Raffaele Bruno è primario d’infettivologia

Anche la Lombardia approva due nuove ordinanze, senza però salti in avanti rispetto alle linee guida del governo. Nella prima si ribadisce l’obbligatorietà dell’uso delle mascherine o di altri indumenti per coprire naso e bocca all’esterno della propria abitazione. La seconda, invece, introduce una serie di misure di sicurezza riguardanti il trasporto pubblico.

In Emilia-Romagna, il governatore Bonaccini ha dato il via libera agli allenamenti individuali dei calciatori. Il Parma però ha fatto sapere che aspetterà il protocollo del governo prima di far tornare i giocatori in campo anche solo per allenarsi. L’esecutivo, intanto, potrebbe inviare una diffida alla Regione.

Il presidente del Veneto, Luca Zaia, ha difeso le ordinanze per il riavvio di molte attività in Regione. “Non facciamo ordinanze per cercare prove muscolari o per buttarla in politica”, ha detto il governatore che ha poi chiesto maggiore impegno all’esecutivo per l’aiuto ai genitori che lasceranno i bambini a casa per andare a lavoro.

Nell’aggiornamento settimanale, il governatore campano Vincenzo De Luca ha criticato aspramente i cittadini che non indossano le mascherine in pubblico, chiamandole addirittura “bestie”. Poi ha annunciato un piano per il trasporto pubblico e per gli ingressi negli uffici pubblici e ha confermato i controlli sanitari per chi arriva da fuori Regione.

Secondo un’anticipazione del Corriere della Sera, sarà possibile raggiungere la propria seconda casa all’interno della stessa Regione quando l’indice di contagio R0 segnerà 0,2. Le ipotesi prevedono che, a meno di un massiccio aumento dei contagi, ciò sia possibile dopo il 18 maggio.

Oggi anche la Festa dei Lavoratori viene investita dall’epidemia di coronavirus. È stato annullato il tradizionale ‘concertone‘ in Piazza San Giovanni a Roma, che per l’occasione si è spostato online, con una diretta anche su Rai Play. Niente manifestazioni né cortei in uno dei momenti più difficili della storia repubblicana per il mondo del lavoro.

Il Concerto del Primo Maggio 2020, avrà una scaletta di ospiti illustri, da  Vasco Rossi, a Gianna Nannini, Zucchero, Sting e Patti Smith.