Coincidenza persa, er tegame de tu mà e i quattro mori

Di Mario Rigli

 

Quando sei pervaso dentro dalla bellezza,
i contrattempi ti possono angustiare, ma solo per un momento, poi l’angustia passa. Hai ancora nella mente le immagini, le sensazioni, i colori e le emozioni di Caravaggio e di Toulouse Lautrec. Si devi aspettare oltre un’ora per una coincidenza persa, sei stanco e anche a pezzi, ma quello che hai visto oggi ti sorregge e ti sorreggerebbe tutta la notte, certamente fino all’alba.
Il tuo treno viene da Milano, ha qualche decina di minuti di ritardo e a Firenze Santa Maria Novella il tuo treno non c’è più, è partito da due minuti, il prossimo fra un paio d’ore.
Allora Lisa e Rosanna vanno al Mc Donald, non per consumare, non ne hanno bisogno, ma per sedersi.
Vado anch’io, prendo una birretta e mi metto vicino ad una famigliola. Mi piace, sento i loro discorsi. Ganzi proprio, ma a metà birra devo andare al bagno. Non so se è colpa della prostata, ma devo andare al bagno.
Faccio tutto il percorso della stazione stringendomi le gambe, voglio tornare dalla famiglia livornese.
Si livornese, avevo subito capito e non solo accento ,ma arguzia ed ironia.
Era un pezzetto che non pisciavo in quella stazione! Ora ci sono i tornelli! Un euro per pisciare!
Mi frugo in tasca nemmeno una monetina! Torno di corsa frugo nella borsa di Lisa, prendo un euro e intanto ascolto la famigliola labronica. Torno finalmente svuotato, la prostata mi da una pausa. Posso ascoltare. Ora.
Mi metto vicino, ma non ce ne è bisogno. Lei alza la voce se si accorge che non la si ascolta. Ed io ascolto volentieri e rapito da quel dialetto e da quelle argomentazioni.
Sono in quattro, una signora adulta, forse più che adulta. Lei è la nonna per me. Mi accorgerò più tardi che ho ragione.
Occhiali spessi, da miope, ma intelligenza vivida, età ragguardevole, ma nel pensiero una elasticità che i ragazzi di oggi non hanno.
– io ho vent’anni –dice l’unico maschio del gruppo.
Quali vent’anni penso io! Capelli radi e accomodati sulla testa e poi raccolti in un codino striminzito che non è un codino, ma solo la voglia di averlo.
Poi capisco che si riferisce a altri.
– Mamma – dice -tu sai che non ci si può comportare così!-
Parla del fidanzato della figlia.
Insieme a mamma e figlio ci sono due ragazzine molto belle. Ma sembra proprio che non importi nulla dei discorsi degli adulti, nonna e babbo
.
Loro continuano a spippolare sul telefonino. Sembra che considerino chi parla dei dinosauri estinti. Loro sono oltre quei discorsi.
Allora capisco che le ragazzine sono nipoti della signora. Una è la figlia del figlio, l’altra probabilmente figlia di un fratello o una sorella del figlio. Ma a loro non interessa una sega dei discorsi di nonna, babbo e zio.
– Per me lui non ci mette più piede, l’uscio è chiuso.-
Sta parlando del fidanzato della figlia del figlio. Mi guarda, cerca la mia approvazione dietro le sue lenti spesse.
Vi giuro, ho pensato anche che quel ragazzo fosse un pisano, per capire bene il riferimento all’uscio.
– Dè er tegame de su mà per lui uscio chiuso! –
– lo sa, lei, io ho mangiato il pane nero come lei – ha detto rivolgendosi a me
Io ho pensato che sono nato nel dopoguerra ma non l’ho detto, avrei perso la complicità.
Evidentemente le mie rughe mi datavano prima della guerra.
– Signora – ho detto
-Maria – mi ha detto lei.
-Maria, l’importante è che il ragazzo delle sua nipote sia innamorato di lei –
La nipote e la cugina intanto continuavano a spippolare.
– l’importante è che lei lo senta nel sangue, nella carne e nelle ossa! –
– Si, dè un siamo mica l’esercito der serfie – mi ha risposto.
A quel punto la voce impersonale della stazione ha detto che il treno per Livorno centrale era arrivato.
Si sono alzati tutti e quattro, le ragazzine continuavano a spippolare. Lei e lui mi hanno salutato.
– Maria mi saluti i quattro mori – le ho detto
– Si, dè buoni quelli ! lo hanno sempre di fuori e ormai hanno anche le palle arrugginite!
Eppure io mi ricordavo i quattro mori con un panneggio sui genitali!

Mario Rigli

Nato a Terranuova Bracciolini il 7-7-49. Si è occupato di poesia e narrativa da sempre. Ha partecipato, con importanti riconoscimenti, a numerosi premi letterari nazionali e internazionali. Nel corso del 1985 ha pubblicato il volume di racconti “Laurine” presso l’Editore “La Ginestra” di Firenze, ha ottenuto la targa di rappresentanza alla decima edizione del Premio Casentino, il Primo Premio Assoluto al “Cardo d’Argento”, il 1° assoluto a Concorso Internazionale “Natale di Pace” a Roma. Per il complesso della sua attività gli è stato conferito il riconoscimento “Gli Etruschi” a Roma. Nel 1986 ha conseguito il Premio Speciale “Trofeo delle Nazioni” a Roma, il 2° ex-aequo per la poesia al concorso “Federico Garcia Lorca” , il 6° premio per la narrativa alla XVI edizione del premio “San Valentino” di Terni, il Trofeo di Rappresentanza alla undicesima edizione del “Casentino”, il 5° ex-aequo per la poesia al premio “Città di Cava”: Nello stesso anno gli è stato conferito il riconoscimento “I Protagonisti”. Nel 1995 ha pubblicato la raccolta poetica “Immaginato nettare” con l’editore carta verde e nel 1998 la raccolta poetica “A ticket to hell” a due mani con il figlio Filippo sempre per l’editore Carta Verde. Suoi lavori recenti sono “Schegge di Luna” pubblicato in arabo nel 2013 ad Amman in Giordania traduzione e prefazione del poeta e traduttore Nizar Sartawi. Una pubblicazione a Mombay sempre nel 2013 in lingua hindi da parte della poetessa e traduttrice Vijaya Kandpal. La traduzione e la prefazione per il poeta arabo candidato al nobel per la poesia Munir Mezyed del volume “Le uve della vigna del cielo” pubblicato in Italia da Albatros nel 2011. Ha partecipato come unico autore italiano alla antologia poetica internazionale “The second genesis” pubblicata a Waipur India. Nel 2014 è stato coautore del libro “Intelligenze per la pace” insieme a Gianmario Lucini per le edizioni CFR. Nel 2014 ha scritto la prefazione e illustrato il libro “Le luci del Pratomagno di Ulisse Giovannuzzi. Nel 2015 ha scritto la postfazione del volume : “Storia di una mattonella di graniglia” di Fernando Poccetti. Nel 2016 ha tradotto in Italiano e ha fatto la prefazione per il volume “The birth of a poet” del poeta libanese Mohammad Ikbal Harb edito da Inner Child Press (Usa) e ha partecipato con sue poesie alle antologie internazionali “Morocco” e “Aleppo” sempre edite da Inner Child. Nel 2017 si è tenuta una sua retrospettiva nella sala del Consiglio Comunale di Terranuova Bracciolini, di pittura, scultura, poesia, narrativa e musica di quarant’anni del suo lavoro. Nel novembre del 2017, come paroliere è uscito il suo CD “Poesie in Musica” musicato, arrangiato e cantato da Fabio Martoglio. Le sue poesie sono tradotte in inglese, francese, spagnolo, portoghese, macedone, russo, arabo, hindi, pagasinian, tedesco . Suoi racconti e poesie sono presenti in antologie e riviste. Come pittore e scultore ha partecipato a molte mostre regionali e nazionali.