ALTRO CHE PIZZA E MANDOLINI, SARÀ L’IRONIA A SALVARCI

Di Massimo Wertmuller

Alcune umili considerazioni a manciata, sennò qui si sta zitti anche su cose interessanti, e non va bene…1)L’emendamento per investimenti su ROMA l’hanno inserito nel Recovery (meglio tardi che mai) il PD e il M5S, ciò per me vuol dire che questo governo potrà pur fare degli errori, ma anche che domani potremmo passare dalla padella alla fornace. 2) L’Europa ci lascia soli, ufficialmente, nella faccenda delicata inerente i profughi. Vuol dire intanto che questo sembra tanto il costo che dobbiamo pagare per il Recovery: l’hai voluto Italia? Te lo abbiamo concesso?e mo’ sui profughi facciamo come diciamo noi. Ma vuol dire anche fare un passo indietro di tre caselle e ritrovarci a dire che questa Europa così non va. 3) L’inchiesta sui Tredicine dimostra un po’ di cose. La prima è che il male di questa città rischia di essere troppo endemico e inscalfibile. La seconda è che quando c’è stata mafia capitale tutti a gridare “onestà onestà” ma anche semplicemente a dare della colpevole , della complice, fosse pure per il suo mancato controllo, alla amministrazione Veltroni. Dopo aver criticato pure Rutelli eh. E fermo restando che l’operato di Alemanno merita addirittura il silenzio. Questa storia certifica che qui, come si dice a Roma, l’ultimo paga da beve, e allora questa faccenda della Lobby delle bancarelle è quantomeno “sfuggita” all’attenzione dell’odierno Campidoglio. Meglio sempre dimostrarsi migliori, che gridarlo. Oggi poi credo non siano più i tempi delle colpe altrui ma delle proprie responsabilità 4) Ma alla Juve, vincere anche tutto quello che vince, non le basta? Pure il dolo? Ha ragione Alessandro Gassmann, davanti a cittadinanze negate a chi è da anni italiano e qui lavora e contribuisce, questa storia fa schifo e ci fa apparire al mondo come i soliti. Altro che mandolini e pizze. Resta l’ironia di tanti italiani sempre efficace e attenta. Una di queste, del mio amico Alberto Pasquale, raffigurava un cofanetto all’edicola con la scritta” Suarez legge Dante”….

#MassimoWertmuller

Nato a Roma il 13 agosto del 1956
è un attore e doppiatore italiano.
Nipote della regista Lina Wertmüller, dopo aver esordito in teatro nel 1976 con Luci di Bohéme, spettacolo presentato alla Biennale di Venezia, nel 1978 inizia a frequentare il Laboratorio di esercitazioni sceniche di Gigi Proietti. Insieme ai compagni di corso Paola Tiziana Cruciani, Shereen Sabet, Rodolfo Laganà, Patrizia Loreti e Silvio Vannucci fonda il gruppo comico La Zavorra, attivo nel teatro cabaret e nell’intrattenimento televisivo fino al 1984.