Adesso l’Italia è suddivisa in zone

Di Sergio Garbellini

La nostra resistenza sta perdendo la pazienza (di Sergio Garbellini)

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Adesso basta ! Siamo prigionieri
di dure, fastidiose, imposizioni,
per giunta siamo pure suddivisi
in zone rosse, gialle ed arancioni !
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Il virus, lo sappiamo, è contagioso
e da più mesi non ci fa dormire,
però continuando in questo modo
rischiamo veramente … di morire !
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La libertà d’azione e di pensiero
c’è stata già preclusa in precedenza
siam schiavi d’una ruvida atmosfera,
viviamo una precaria contingenza.
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Non s’intravvede nulla all’orizzonte,
neppure uno spiraglio positivo,
davanti non abbiamo alcun futuro
pacifico, … solare, … decisivo !
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L’Italia è suddivisa su tre zone:
in quella rossa sono collocate
Piemonte, Val d’Aosta, Lombardia
e la Calabria, tutte accreditate
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di gravi focolai al proprio interno,
per questo che risultano rischiose
e quindi controllate assiduamente
con delle imposizioni vigorose !
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La zona sotto attenta vigilanza
ch’è di color più mite, l’arancione,
annovera la Puglia e la Sicilia,
entrambe sotto forte osservazione !
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Nell’altra zona di colore giallo,
figuran le quattordici regioni
rimaste, ma pur esse vigilate
per varie, transitorie condizioni !
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E quei ventun perimetri ufficiali,
che spingono all’ennesima tensione,
… la bussola inerente il salva-vita
non trova più la giusta posizione.
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Teniamo duro, pur con il morale
ch’è già precipitato in fondo al pozzo,
dobbiam cercar di farlo risalire,
sennò ci assale un vivido singhiozzo !
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E’ inutile star qui a reclamare
che siamo tutti stanchi ed infelici,
dobbiamo solamente seguitare
a stare zitti … e fare sacrifici !
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Il virus s’è svegliato nuovamente
con la seconda ondata di contagi
e noi ci ritroviamo, ancora oggi,
con gravi e innumerevoli disagi !
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Resistere ! Però la gente è stanca,
si stanno ribellando tutti quanti,
son scesi in piazza tanti cittadini,
taxisti, dipendenti e commercianti,
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perché non sono in grado d’operare
nei posti di lavoro e nei settori
privati, che per colpa dei decreti
son vittime di blocchi obbligatori !
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Il sole, in questo autunno complicato,
continua tutti i giorni a riscaldarci,
ma siamo infreddoliti per il virus,
per questo che rischiamo d’ammalarci !
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Il mondo questa volta s’è inchinato
sconfitto dall’ondata dei contagi,
i popoli son tutti in apprensione
e soffron pei notevoli disagi !
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La situazione è veramente grave,
si cerca d’arginarla coi lockdown,
facendo sempre leva sui decreti
che impongono il fatidico blackout !
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Vogliamo ritornare come prima
a un vivere tranquillo e genuino,
sperando quanto prima che si trovi
un valido, … legittimo vaccino !
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Abbiamo solamente questa vita
e la dobbiam protegger seriamente,
teniamocela stretta sino in fondo,
di tutto il resto … non ci importa niente !
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SERGIO GARBELLINI
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Autore di varie raccolte di poesie (tra cui : LA VITA E’ DONNA, L’ALDILÀ’, LE MIE POESIE ecc. caratterizzate da uno stile popolare, del tutto personale, con tendenza alla razionalità, per meglio illustrarne gli aspetti interiori ed esteriori dell’animo umano, ma, soprattutto, prive di ermetismo) annovera, sempre in ognuna di esse, un qualcosa di particolare che è parte integrante dei suoi concetti poetici, analizzando in modo profondo le sensazioni, le speranze, i problemi, le esperienze, le delusioni ed i desideri di ognuno di noi.
I brani non vertono sulla classica sublimazione di cui, molto spesso, si servono i poeti nel decantare le loro ispirazioni, ma hanno una propria fisionomia che rispecchia fedelmente il linguaggio unico dell’Autore nell’esporre fedelmente l’interiorità dell’animo in rapporto alla vita sociale e sentimentale delle persone.