8 OTTOBRE 2000: LA FERRARI DI MICHAEL SCHUMACHER VINCEVA A SUZUKA

Di Marino Bartoletti

Piovigginava in quell’alba italiana l’8 ottobre del 2000. Piovigginava anche a Suzuka, lo storico circuito giapponese che l’Honda si era costruita nel giardino di casa per i suoi test e che poi, una volta assurto ad autodromo internazionale, era diventato molto spesso decisivo per l’assegnazione del titolo mondiale di Formula Uno. Ma dopo la pioggia arrivò il sole. Un sole rosso che non si alzava in cielo da ventun anni
Michael Schumacher, dopo quattro campionati di lavoro, di tribolazioni, di errori, di speranze, di vittorie riportò la Ferrari in cima al mondo della Formula Uno mandando in archivio il suo “digiuno” più lungo della storia. C’erano stati trionfi e macchie (come la famosa sportellata a Jacques Villeneuve del 1997 a Jerez de la Frontera che aveva addirittura escluso Schumi e la rossa dalla classifica finale del mondiale): ma da quel giorno cominciò soltanto la gloria. La Ferrari, lo diciamo per i più giovani, diventò la Mercedes di adesso: praticamente imbattibile per un quinquennio
Quella vittoria a Suzuka di Schumacher su Hakkinen (che tentava la conquista del suo terzo Mondiale e che per riuscirci sarebbe dovuto arrivare prima del tedesco) fu un capolavoro di bravura e di tattica: il sorpasso decisivo avvenne grazie anche a un impeccabile affiatamento fra Michael e il muretto, gestito da Jean Todt e Ross Brawn
Altri tempi, potrebbe sospirare qualcuno
Comunque, ovviamente, auguri Cavallino. Auguri grande, coraggioso Schumi

#MarinoBartoletti

Laureato in Giurisprudenza, ha iniziato l’attività giornalistica nel 1968 al Resto del Carlino, per poi passare al Guerin Sportivo (1971), diretto da Gianni Brera. Dal 1973 al 1980 ha lavorato per il Giorno, come inviato di calcio e di motori, seguendo le maggiori manifestazioni sportive (olimpiadi, mondiali di calcio, campionati di Formula 1 e di motociclismo, etc.). Ha pubblicato tra l’altro nel 1981 il libro “Lucchinelli cavallo saggio” per Nava Editore. Dopo una parentesi al quotidiano L’Occhio di Maurizio Costanzo, nel 1982 viene assunto da Italo Cucci e diventa prima firma del Gruppo bolognese Conti Editore per le riviste Autosprint, Motosprint e Guerin Sportivo (testata di cui è diventato direttore dal 1987 al 1990 e di nuovo nel periodo 1993-94).
Nel 1997 ha fondato, e poi diretto fino al 2004, Calcio 2000 e successivamente Goal (dedicato al calcio internazionale) e Solocalcio (2005).
È stato direttore scientifico della sezione Sport dell’Enciclopedia Treccani. Nel 1989 ha ideato e curato l’Enciclopedia Panini del calcio italiano, poi ripubblicata a fascicoli dalla Gazzetta dello Sport nel 1994.